Cronotassi episcopale


Questa cronotassi episcopale è il primo tentativo di una ordinata e completa ricostruzione dell’elenco dei vescovi di Sezze. Essa è precisa e attendibile per quanto questo può essere possibile allo stato attuale delle conoscenze: per il periodo storico dell’età moderna e contemporanea molto più dei secoli precedenti; soprattutto, destano dubbi e perplessità le date degli episcopati di età antica e medioevale, ancora da verificare e riordinare.

Stefano (1036)
Stefano, vescovo di Sezze, sottoscrive nel 1036 un documento di concordia tra il vescovo di Perugia, Andrea, e l’abate del monastero di S. Pietro, Bonizone.

Pollidio (1046)
A lui si rivolge l’abate benedettino Lidano d’Antena, proveniente da Montecassino, per edificare un monastero e costituire una comunità nell’agro sotto Sezze, “in loco dicitur Tres Arcus”.

Drusino (1118)
Accoglie nella cattedrale di Sezze il corpo di Lidano d’Antena: dopo averlo canonizzato, lo proclama patrono della città e della diocesi.

Giovanni (1150)
E’ autore di parte della Legenda sancti Lidani ed è testimone del violento incendio che nel 1150 distrugge tre quarti dell’abitato di Sezze.

Landone (1178)
Vescovo di Sezze, nel 1179 viene contrapposto al legittimo pontefice, assumendo il nome di Innocenzo III; tradito dai suoi, viene fatto prigioniero e relegato nell’abbazia di Cava dei Tirreni, ove muore.

Simeone (1217-1227)
Notizie del suo episcopato si hanno a partire dal 1203: a questa data risulta vescovo della diocesi di Terracina; nel 1217 ottiene da Onorio III (1216-1227) la conferma dell’unione delle sedi episcopali di Priverno, Sezze e Terracina.

Gregorio (1227-1248)
Le prime notizie del suo episcopato risalgono al 1227; a causa della sua lunga infermità, Gregorio IX (1227-1241) il 28 agosto 1238 nomina suo coadiutore Marco di Ferentino, cappellano del cardinale vescovo di Ostia Rinaldo dei Conti di Segni.

Docibile (1248-1257)
Notizie del suo episcopato si hanno nel 1248, durante il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254).

Pietro (1257-1259)
Notizie del suo episcopato si hanno negli anni 1257-1259, durante il pontificato di Alessandro IV (1254-1261).

Francesco Canis (1263-1295, 1311)
Di Terracina, appartenente all’ordine dei Frati minori e già vescovo di Bitetto, il 28 agosto 1263 viene trasferito a questa sede da Urbano IV (1261-1264). Bonifacio VIII (1295-1303) l’8 aprile 1295 lo trasferisce ad Avellino, dove muore prima del 15 febbraio 1311, giorno in cui gli succede Nicola vescovo di Butrinto.

Teobaldo (1295-1296, 1329)
Appartenente all’ordine dei Frati minori, è vescovo di Castellammare di Stabia (notizie per gli anni 1283-1295); trasferito a questa sede l’8 aprile 1295 da Bonifacio VIII, viene nominato vescovo di Assisi il 13 febbraio 1296. Ad Assisi muore prima dell’11 ottobre 1329, quando viene nominato il suo successore.

Alberto (1296-1300)
Succeduto a Teobaldo il 13 febbraio del 1296, viene trasferito all’arcidiocesi di Capua nel 1300 da Bonifacio VIII.

Giovanni (1300-1319)
Canonico di Bologna, è eletto a questa sede nel maggio del 1300 da Bonifacio VIII; muore in diocesi prima del 20 aprile 1319.

Andrea (1319-1326)
Viene eletto vescovo di Terni - della cui cattedrale era già priore - da Giovanni XXII (1316-1334) il 7 settembre 1316. Viene poi trasferito a questa sede il 20 aprile 1319. Negli anni 1322-1325 è anche vicario di Roma; muore nel 1326, prima del 21 maggio, giorno in cui viene nominato il suo successore.

Sergio Peronti (1326-1348)
Suddiacono, canonico della cattedrale di Terracina, il 6 gennaio 1326 ottiene la facoltà di essere ordinato diacono e presbitero da qualsiasi vescovo. Eletto vescovo della sua diocesi da Giovanni XXII il 21 maggio 1326, muore prima del 5 novembre 1348.

Pietro (1348-1352
Dottore in legge e parroco nella diocesi francese di Tournay, viene eletto vescovo di questa sede da Clemente VI (1342-1352) il 5 novembre 1348. Muore prima del 18 aprile 1352.

Giacomo da Perugia (1352-1362)
Dell’ordine dei Frati eremitani di sant’Agostino, viene eletto vescovo diocesano il 18 aprile da Clemente VI; muore prima del 23 dicembre 1362.

Giovanni Ferreri da Sora (1362-1369)
Dell’ordine dei Frati minori, Giovanni Ferreri da Sora viene eletto vescovo diocesano da Urbano V (1362-1370) il 23 dicembre 1362 e muore prima del 18 maggio 1369. Il 18 agosto 1364 consacra la basilica cattedrale di Sezze.

Stefano Armandi (1369-1389)
Maestro in teologia, appartenente all’ordine dei Frati predicatori, viene eletto vescovo di questa sede il 18 maggio 1369 da Urbano V; nominato, il 6 maggio 1381, rettore di Marittima e Campagna da Urbano VI (1378-1389), viene poi da questi deposto.

Ruggero (1389-1390)
Notizie del suo episcopato si hanno per gli anni 1389-1390, durante il pontificato di Bonifacio IX (1389-1404).

Nicola da Segni (1390-1402, 1418)
Canonico di Segni, il 25 maggio 1390 viene eletto, da Bonifacio IX (1389-1404), vescovo diocesano; il 18 agosto 1402 viene trasferito a Segni, ove muore il 14 novembre 1418.

Marino di S. Agata (1402-1404, 1422)
Canonico di Fermo, diacono, familiare del papa, viene eletto vescovo diocesano il 18 agosto 1402 da Bonifacio IX (1389-1404) e trasferito a Gaeta il 14 maggio 1404; muore prima del 20 maggio 1422.

Antonio (1401-1411)
Eletto da Bonifacio IX vescovo di Guardalfiera il 29 gennaio 1392, regge questa diocesi fino alla fine del 1399; trasferito a Gravina il 13 ottobre 1400, passa ad Isola di Capo Rizzuto il 4 gennaio 1402 e, qualche mese dopo (2 ottobre) ad Isernia, dove resta fino a prima del 14 maggio 1404. Viene trasferito alla nostra diocesi il 12 luglio da Innocenzo VII (1404-1406); nominato anche, da Gregorio XII (1406-1415), vicario generale “in spiritualibus” di Marittima e Campagna (18 febbraio 1410), viene rimosso prima del 9 marzo 1411 da Giovanni XXIII (1410-1415).

Antonio da Zagarolo (1411-1427)
Appartenente all’ordine dei Frati minori, viene eletto vescovo diocesano il 9 marzo 1411 dall’antipapa Giovanni XXIII e trasferito a Gaeta da Martino V (1417-1431) il 20 maggio 1422. Muore nel 1427.

Andrea Gacci (1422-1425)
Canonico di Palestrina, viene eletto vescovo diocesano il 20 maggio 1422 da Martino V (1417-1431) e muore nel 1425.

Giovanni de Normannis (1425-1427)
Canonico della basilica romana dei SS. XII Apostoli, viene eletto a questa sede il 21 maggio 1425 da Martino V. Il 5 ottobre 1427 viene trasferito a Gaeta.

Nicola de Aspera (1427-1429)
Dottore delle decretali e canonico di Erlau (Ungheria), viene eletto vescovo di Segni il 18 luglio 1421 da Martino V; trasferito alla nostra diocesi il 17 ottobre 1427, da un documento del 1432 risulta ancora vescovo di questa diocesi. Non sappiamo quando ha termine il suo episcopato.

Alessandro (1448)
Sappiamo che muore nel 1448.

Alessandro Cajetanus (1449-1455)
Dottore in legge, viene eletto vescovo il 15 gennaio 1449 da Niccolò V (1447-1455); muore prima del 15 dicembre 1455.

Francesco de Benedictis de Licata (1455-1458)
Dottore in medicina e diacono, viene eletto vescovo diocesano il 15 dicembre 1455 da Callisto III (1455-1458) e muore nel 1458.

Corrado de Marcellinis (1458-1490)
Priore della chiesa collegiata di S. Maria in via Lata (Roma) il 12 agosto 1458 viene eletto da Pio II (1458-1464) vescovo di Montefeltro, ma il 6 ottobre dello stesso anno è trasferito a questa sede. Muore prima del 3 marzo 1490 e viene sepolto nella basilica romana dei SS. XII Apostoli, dove si trova tuttora la sua tomba.

Francesco Rosa (1490-1500)
Di Terracina, dottore in legge, il 20 novembre 1486 viene eletto vescovo di Foligno da Innocenzo VIII (1484-1492) e il 3 marzo 1490 passa alla nostra diocesi; muore nel 1500, prima del 18 dicembre.

Antonio Rosa (1490-1500)
Pronipote del suo predecessore Francesco, anch’egli di Terracina, Antonio muore vescovo diocesano nel 1500.

Giovanni de Galves (1500-1507)
Canonico di Sevilla (Spagna) e scrittore apostolico, il 18 dicembre 1500 - mentre era chierico della Camera apostolica - viene eletto vescovo di questa sede da Alessandro VI (1492-1503). Continuò ad avere altri incarichi a Roma, dove muore l’8 agosto 1507 e dove è sepolto, nella chiesa nazionale di S. Giacomo degli Spagnoli.

Oliviero Caraffa, cardinale arcivescovo di Napoli, amministratore apostolico (1507-1510)
Il 20 agosto 1507 il cardinale Oliviero Caraffa, arcivescovo di Napoli, viene nominato amministratore apostolico della diocesi, incarico che ricopre fino al 13 maggio 1510.

Zaccaria de Moris (1510-1517)
Prevosto della chiesa romana di S. Lucia, è vescovo diocesano dal 13 maggio 1510 e muore nel 1517; prende parte al concilio Lateranense V.

Andrea Cybo (1517-1522)
Protonotario apostolico, è eletto vescovo diocesano da Leone X (1513-1521) il 20 aprile 1517; muore nel 1522.

Giovanni Copis (1522-1527)
Originario del Brabante, è referendario della Segnatura apostolica, abbreviatore e correttore delle lettere apostoliche. Da Adriano VI (1522-1523) è eletto vescovo diocesano il 29 ottobre 1522; muore a Roma il 15 agosto 1527 e viene sepolto nella chiesa nazionale di S. Maria dell’Anima, «di essa e dell’ospedale provvisore e benemerito».

Antonio Bonsius (1528-1533)
Di nobile famiglia fiorentina, dottore "in utroque", è eletto vescovo diocesano il 3 gennaio 1528 da Clemente VII (1523-1534); accompagna il papa nel suo viaggio a Marsiglia e muore a Roma nel 1533.

Cinzio Filonardi (1533-1534)
Di Bauco (l’odierna Boville Ernica, allora in diocesi di Veroli) è vice-legato di Perugia; Clemente VII (1523-1534) lo elegge vescovo di questa sede il 7 novembre 1533. Muore dopo appena un anno di episcopato, nel novembre del 1534.

Cipriano de Caris (1533-1534)
Vescovo di Sidonia "in partibus infidelium", viene eletto vescovo diocesano nel 1534, ma muore in quello stesso anno.

Alessandro Argoli (1534-1540))
Nato a Tagliacozzo, è vescovo di Saida "in partibus infidelium" e viene trasferito alla nostra sede da Paolo III (1453-1549) il 13 novembre 1534; muore nel 1540.

Ottaviano Maria Sforza (1540-1545)
Milanese, figlio naturale del duca Gian Galeazzo, Ottaviano Maria Sforza, nato nel 1475, viene eletto vescovo di Lodi nel 1497 da Alessandro VI (1492-1503): ma più che alla pastorale si dà alla politica e al reclutamento di milizie per le guerre intraprese dallo zio Ludovico il Moro. Conquistato il ducato di Milano, i francesi ottengono il suo allontanamento (1499) e la nomina di un amministratore apostolico. Ottaviano Maria torna a Lodi nel 1512, ma tre anni dopo permuta la propria sede vescovile con Girolamo Sansoni vescovo di Arezzo, permuta sanzionata dal papa solo nel 1519. Nel 1527 ricompare a Lodi, alla testa di truppe mercenarie, e tiene il governo della diocesi fino al 1533. Nel 1540 Paolo III (1534-1549) lo nomina vescovo della nostra diocesi; dal 20 maggio 1541, per l’allora diffuso costume del cumulo dei benefici e delle diocesi, è anche patriarca di Alessandria. Porta con sè in diocesi, come vescovo suo coadiutore "cum iure successionis", Ottaviano Raverta, che alla sua morte (1545) assume il governo pieno delle diocesi.

Ottaviano Raverta (1545-1562)
Del clero di Milano, «grecis et latinis litteris eruditus», nasce nel 1516 dai signori di Oviglio. Lo zio, Ottaviano Maria Sforza, vescovo di questa sede dal 1540, lo porta con sè come coadiutore perché ormai vecchio; alla sua morte (1545) assume il governo pieno delle diocesi, ma non vi risiede che per poco tempo e in maniera veramente episodica: il 12 ottobre del 1546 è già a Trento, per partecipare alle sessioni del concilio ecumenico da poco iniziato. Giulio III (1550-1555) nel 1553 lo invia come nunzio in Svizzera, nel tentativo di arginare i notevoli progressi dei riformatori protestanti; la nunziatura elvetica ha termine nel 1557, ed al principio del 1560 Pio IV (1559-1560) lo chiama a far parte della deputazione della riforma, ma l’11 marzo dello stesso anno si reca in Spagna come nunzio. In Spagna torna nuovamente il 13 giugno del 1561, e vi muore l’anno seguente (1562). Per il governo delle sue diocesi, data la quasi continua assenza, provvede a nominare un vicegerente nella persona del vescovo di Cittaducale Felice Massimi.

Felice Massimi, vescovo di Cittaducale, vicegerente
Felice Massimi, nipote del suo predecessore Giacomo Alpharidius, viene eletto vescovo di Cittaducale il 7 aprile del 1525 da Clemente VII (1523-1534); nel 1573 termina il suo episcopato in questa diocesi del reatino, non sappiamo se per morte o trasferimento. Durante l’episcopato di Ottaviano Raverta è suo vicegerente nella nostra diocesi, incarico accolto più per necessità economiche (viste le povere entrate della sua diocesi) che per altro.

Francesco Beltramini (1564-1575)
Di Colle Val d’Elsa, dottore "in utroque" e chierico "nullius dioecesis", è eletto il 21 giugno 1564 da Pio IV (1560-1565) vescovo diocesano; muore nel 1575 e viene sepolto a Terracina.

Beltramino Beltramini (1575-1582)
Fratello del suo predecessore, viene eletto vescovo diocesano da Gregorio XIII (1572-1585) il 5 dicembre 1575 e muore l’8 maggio 1582 a Sonnino ove viene sepolto nella chiesa di S. Pietro.

Luca Cardino (1582-1594)
Nato nel 1531 a Reggio Emilia ed eletto vescovo diocesano il 20 agosto 1582 da Gregorio XIII (1572-1585), muore a Sezze il 14 ottobre 1594 e viene sepolto nella basilica cattedrale di S. Maria. Cardino ha al suo attivo una intensa opera di risanamento edilizio di Sezze, concretizzatasi soprattutto negli imponenti lavori di restauro della cattedrale ove viene sepolto; sul suo sepolcro l’arciprete e il Capitolo dei canonici, in riconoscimento di tanta munificenza, posero questa lapide: DOM / LVCÆ CARDINO A RE/GIO LEPIDI EPISCOPO TARACINENSI ET / SETINO VERE PAVPERVM / PATRI AC ECCLESIÆ HVIVS / AMPLIFICANTI AVTHO/RI § OB NIMIAM IN CAPITVLVM / BENEVOLENTIAM / ARCHIPRESBITER ET CANONICI / NON SINE LACRIMIS / POSVERVNT / VIXIT HIC IN EPISCOPATV. ANNIS XII / OBIIT A.D. M.D.XCIIII / DIE.XIV.OCTOBRIS ÆTATIS SVÆ LXIII.

Fabrizio Perugini (1595-1608)
Nato nel 1571, è protonotario apostolico e dottore "in utroque" quando, il 24 aprile 1595, Clemente VIII (1592-1605) lo elegge vescovo diocesano. Dal 1602 è anche governatore generale della provincia di Marittima e Campagna. Muore nel mese di gennaio del 1608. Perugini «nel 1601 fece istanza alla congregazione de’ vescovi, di cambiar la sede vescovile”.

Pomponio de Magistris (1608-1614)
Nato a Sonnino (diocesi di Priverno) in data imprecisata, canonico della basilica vaticana di S. Pietro, è nominato vescovo della sua diocesi il 28 gennaio 1608 da Paolo V (1605-1621) e riceve l’ordinazione episcopale a Roma il 10 febbraio 1608 dal cardinale Mariano Perbenedicto. Muore alla fine del 1614.

Cesare Ventimiglia (1615-1645)
Nato a Benevento nel 1573 circa, è dottore "in utroque iure", protonotario apostolico, avvocato della sacra romana Rota e referendario della Segnatura di grazia e della Segnatura di giustizia; è poi uditore del nunzio apostolico in Spagna. Riceve la tonsura il 17 agosto del 1592; in vista della promozione episcopale, Cesare Ventimiglia viene ammesso agli ordini minori il 18 dicembre 1614: il 27 dicembre riceve il suddiaconato e il diaconato e il 31 dicembre il presbiterato. Il 12 gennaio del 1615, infine, Paolo V (1605-1621) lo elegge a questa sede. Munifico ricostruttore dell’episcopio di Sezze, dove aveva stabile residenza, muore il 23 dicembre 1645 a Sezze e viene sepolto nella basilica cattedrale di S. Maria con questa iscrizione, oggi perduta: D.O.M. / CAESAR. VINTIMILIA. EPISCOPUS. TERRACINENSIS. ET. SETINUS / IN HAC. SUA. CATHEDRALIS. BASILICA / QUIESCIT. OBIIT. A.D. MDCXLV.

Alessandro Tassi (1646-1647)
Nato a Roma nel 1587 circa, è referendario della Segnatura di grazia e della Segnatura di giustizia e dottore "in utroque iure". Il 25 giugno 1646 viene eletto vescovo diocesano da Innocenzo X (1644-1655); muore a Roma il 21 novembre 1647.

Francesco Maria Ghislieri (1649-1664)
Bolognese, uditore della sacra romana Rota, viene eletto vescovo diocesano da Innocenzo X (1644-1655) il 1° febbraio 1649. Viene trasferito alla diocesi di Imola da Alessandro VII (1655-1667) il 1° settembre 1664 e vi rinuncia prima del 12 settembre 1672.

Pompeo Angelotti (1664-1667)
Nato a Rieti nel 1624 (ma alcuni autori vogliono nel 1612), dottore "in utroque" e canonico teologo della cattedrale di Rieti, è luogotenente del governatore di Roma. Il 15 dicembre 1664 è eletto vescovo diocesano da Alessandro VII (1655-1667); muore il 2 marzo del 1667 a Sezze e viene sepolto nella basilica cattedrale di S. Maria. Sulla sua tomba fu collocata questa iscrizione: D.O.M. / POMPEIO ANCELOTTO / EPISCOPO TERRACINENSI / LIBERTATIS ECCLESIASTICAE / VINDICI / PIORVM LOCORVM / CONSERVATORI / OBIIT. II MARTII MDLXVII / AETATIS AN. LV / PETRVS LAVRETVS. ET / FRANCISCVS / PATRITIIS REATINI / MOESTISSIMI FRATRES / POSVERVNT.

Ercole Domenico Monanni (1667-1710)
Nato nel 1631 in Toscana, a Montecchio, è dottore "in utroque iure" a Pisa e poi vicario generale e vicario capitolare della diocesi suburbicaria di Velletri. Eletto da Clemente IX (1667-1669) vescovo diocesano il 22 agosto 1667, muore a Terracina nel giugno del 1710.

Bernardo Maria Conti (1710-1720)
Nato a Roma il 29 febbraio 1664, viene ordinato prete il 21 dicembre 1689. Entra tra i monaci Benedettini di Montecassino e diviene abate del monastero di S. Maria di Ganci nel regno di Sicilia, e dell’abbazia di S. Maria di Farfa. Visitatore delle province romana, etrusca e napoletana del suo ordine, viene nominato vescovo diocesano il 1° dicembre 1710 da Clemente XI (1700-1721) e diviene assistente al soglio pontificio il 1° gennaio 1711. Rassegna le dimissioni il 3 giugno 1720 e il 16 giugno 1721 viene nominato cardinale - con il titolo presbiterale di S. Bernardo alle Terme - dal fratello Innocenzo XIII (1721-1724). Muore a Roma il 23 aprile 1730, durante il conclave convocato per eleggere il successore di Benedetto XIII (1724-1730) e viene sepolto a Guadagnolo, nella chiesa del santuario della Madonna della Mentorella, dove si trova tuttora la sua tomba.

Giovanni Battista Conventati (1720-1726)
Appartenente alla congregazione dell’Oratorio di san Filippo Neri, è nato a Montegranaro (diocesi di Fermo) il 18 ottobre 1667; il 10 gennaio 1714 diviene maestro in teologia presso “La sapienza” di Roma. Eletto arcivescovo metropolita di Dubrovnik (Ragusa) il 26 febbraio 1714 da Clemente XI (1700-1721), viene ordinato a Roma il 4 marzo dal cardinale Fabrizio Paolucci. Riceve il pallio arcivescovile il 24 marzo. Trasferito a questa sede il 3 luglio 1720, con il titolo personale di arcivescovo, viene anche nominato assistente al soglio pontificio da Benedetto XIII (1724-1730) il 6 maggio 1725. Presenta le dimissioni dalle sue diocesi il 27 novembre 1726 e muore in data e luogo imprecisati.

Gioacchino Maria Oldo (1726-1749)
Nato a Crema il 9 luglio 1671, entra nell’ordine dei Carmelitani e riceve il presbiterato il 5 giugno 1694. Maestro in teologia il 14 febbraio 1705, provinciale della Sassonia, viene eletto vescovo di Narni l’11 febbraio 1718 e riceve l’ordinazione episcopale a Roma il 13 dal cardinale Fabrizio Paolucci. Presenta le dimissioni il 27 gennaio 1725 e viene nominato, il 3 marzo, suffraganeo di Ostia e Velletri ricevendo in titolo la diocesi di Castoria. Si dimette da suffraganeo il 28 gennaio 1726 e viene trasferito a Terracina, Sezze e Priverno il 9 dicembre; il 27 è nominato assistente al soglio pontificio. Muore a Terracina il 3 novembre 1749.

Callisto Maria Palombella (1749-1758)
Nato ad Ischia (diocesi di Acquapendente) il 5 febbraio 1687, Vincenzo Antonio Palombella entra nell’ordine dei Servi di Maria con il nome di Callisto Maria. Ordinato prete il 15 marzo 1710, l’anno dopo, il 27 marzo, diviene maestro in teologia; con gli anni aumentano i titoli e gli incarichi: lettore di filosofia e di teologia, poi priore provinciale, definitore generale e perpetuo, vicario generale, procuratore generale, nonché consultore della sacra Congregazione dei riti, esaminatore sinodale delle diocesi di Albano e di Porto e S. Rufina, lettore di storia ecclesiastica presso “La sapienza” di Roma. Nominato vescovo di Terracina, Priverno e Sezze il 1° dicembre 1749, da Benedetto XIV (1740-1758), riceve l’ordinazione episcopale a Roma l’8 dicembre da Ferdinando Maria Rossi, arcivescovo titolare di Tarso e vicegerente di Roma. Muore a Sezze il 3 maggio 1758 ed è sepolto nella basilica cattedrale di S. Maria, con la seguente iscrizione: D.O.M. / CALLIXTUS. MARIA. PALUMBELLA / EX. ISCHIA. AQUENSI / ORDINIS. SERVORUM. B.M.V. / OLIM. SAC. RITUUM. CONG. CONSULTOR / ET. IN. ROM. ARCHIGYMN. HIST. ECC. PROFESSOR / POSTEA. EPISCOPUS. SETINUS / MORUM. INTEGRITATE. ET. SUAVITATE OMNIBUS. CARUS / DOCTRINA. PRAESTANTISSIMUS / DE. CLERICORUM. SEMINARIO / OPTIME. MERITUS / HEIC. SEPULTUS. EST / VIXIT. ANNOS. LXXI. MENSES. FERE. TRES / OBIIT. V. NON. MAII. ANNO. A PARTU. VIRGINIS / MDCCLVIII.

Francesco Alessandro Odoardi (1758-1775)
Nato a S. Elpidio (diocesi di Fermo) il 12 dicembre 1690, riceve il presbiterato il 16 aprile 1718. A Fermo diviene dottore in utroque il 27 aprile 1712. Il 7 marzo 1721 è vicario generale della diocesi di Terni; il 15 giugno 1748 ricopre lo stesso incarico nelle diocesi di Viterbo e Tuscania. Il 28 febbraio 1750 invece è vicario generale di Frascati. Della diocesi tuscolana è anche vicario capitolare dal 12 gennaio 1756 e poi ancora vicario generale a partire dal 26 gennaio. Eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno l’11 settembre 1758 da Clemente XIII (1758-1769), riceve l’ordinazione episcopale a Roma dal card. Carlo Sacripante, vescovo di Frascati, il 21 settembre. Assistente al soglio pontificio il 10 gennaio 1763, muore a Sezze il 18 gennaio 1775 e viene sepolto nella basilica cattedrale con questa iscrizione: D.O.M. / FRANCISCUS. ALEXANDER. ODOARDI / S. ELPIDII. IN. PICENO / HUYUS. BASILICAE. CATHEDRALIS. EPISCOPUS / AETATIS. SUAE. LXXXV / HIACINTUS. SINIBALDI. SC. FECIT.

Benedetto Pucilli (1775-1786)
Nato a Tolfa (diocesi di Sutri) il 28 settembre 1716, riceve il presbiterato il 19 dicembre 1739. Presso “La sapienza” di Roma diviene dottore "in utroque iure" il 22 maggio 1775. Il 29 maggio di quello stesso anno viene eletto vescovo di Terracina, Priverno e Sezze da Pio VI (1775-1799) e riceve l’ordinazione a Roma il 24 giugno dal cardinale Pietro Pamfili. Assistente al soglio il 28 giugno 1775, muore a Sezze il 7 aprile 1786 e viene sepolto nella basilica cattedrale di S. Maria con questa iscrizione: A O/ BENEDICTO PVCILLI THVLPHANO / EPISCOPO TARRACINENSIS. PRIVERNENSIS. ET SETINVS. / QVI REPENTINO. DECESSIT. MORBO / VII IDVS APRILIS. AN. MDCCLXXXVI / AETATIS LXXII / OB. INSIGNIA. MERITA / ET. DOCTRINAE. PRAESTANTIAM / CAPITVLVM. BASILICAE. CATHEDRALIS. SETINAE / MONVMENTVM POSVIT.

Angelo Antonio Anselmi (1786-1792)
Nato a Viterbo il 12 giugno 1747, riceve l’ordinazione presbiterale nel 1770; nel 1783 diviene dottore "in utroque" presso l’università di Macerata. Vicario generale di Viterbo e Tuscania, è eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno da Pio VI (1775-1799) il 18 dicembre 1786 e ordinato a Roma il 14 gennaio 1787 dal cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil. Nominato assistente al soglio pontificio il 24 dicembre 1786, viene trasferito alla diocesi di S. Severino Marche il 26 marzo 1792, dove muore nel gennaio 1816.

Luigi Cerroni, arcidiacono della cattedrale di Sezze, vicario apostolico (1794-1800)
A causa delle invasioni napoleoniche e dei noti avvenimenti politici successivi, le diocesi di Terracina, Sezze e Priverno rimangono vacanti; alla loro amministrazione provvede il canonico Luigi Cerroni, arcidiacono del Capitolo della basilica cattedrale di Sezze, che viene nominato vicario apostolico dalla santa Sede il 21 gennaio 1794 e che rimane in carica fino all’11 agosto 1800.

Michele Argelati (1800-1805)
Nato a Firenze il 15 novembre 1743 e battezzato con i nomi di Raniero Giuseppe, entra nell’ordine dei Servi di Maria a Bologna il 7 dicembre 1759, emettendo la professione solenne il 10 dicembre 1760. Ordinato presbitero il 26 ottobre 1766, diviene maestro in teologia il 6 maggio 1772 e poi lettore di filosofia e di teologia. Nominato parroco della chiesa romana di S. Nicola in Arcione, viene eletto vescovo titolare di Hippos, suffraganeo delle diocesi suburbicarie di Ostia e Velletri e assistente al soglio pontificio il 1° giugno 1795 da Pio VI (1775-1799); riceve l’ordinazione episcopale a Roma dal cardinale Giovanni Francesco Albani il 7 giugno. Viene trasferito alle sedi di Terracina, Priverno e Sezze da Pio VII (1800-1823) l’11 agosto del 1800; muore a Terracina il 22 marzo del 1805, «dopo una vita ardente di zelo pastorale, particolarmente per la educazione cristiana delle fanciulle».

Francesco Antonio Mondelli (1805-1814)
Nato a Roma il 6 febbraio 1756, viene ordinato presbitero il 14 aprile 1781; ottenuta la licenza "in utroque iure", viene eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 23 settembre 1805 da Pio VII (1800-1823) e riceve l’ordinazione a Roma il 29 settembre dal cardinale Giulio Maria della Somaglia. Assistente al soglio pontificio dal 31 dicembre 1806, nel 1809, rifiutatosi di prestare giuramento al governo francese di Roma, fu esiliato in Francia, dapprima a Chambery e dopo a Trevoux. Rientrato in Italia nel 1814, viene trasferito alla diocesi di Città di Castello il 26 dicembre; qui muore il 2 marzo 1825, dopo aver fondato le Oblate di san Francesco di Sales.

Francesco Saverio Pereira (1815-1818)
Nato a Roma il 28 novembre 1758, viene ordinato presbitero il 19 settembre 1784; dottore in filosofia e teologia, delegato ed esaminatore sinodale della Sabina, è poi abate "nullius" di Farfa e viene eletto vescovo di Terracina, Priverno e Sezze il 15 marzo 1815. Riceve l’ordinazione episcopale a Roma il 26 marzo dal cardinale Giulio Maria della Somaglia. Assistente al soglio pontificio il 17 novembre di quello stesso anno, viene trasferito a Rieti il 2 ottobre 1818, dove muore il 2 febbraio 1824.

Francesco Alberini (1819)
Nato a Roma il 9 giugno 1770; ordinato prete nel 1793, il 25 maggio, diviene dottore in teologia (1795) e poi, per più anni, «curam animarum exercuit»; è anche esaminatore del clero romano. Il 29 marzo 1819 riceve la nomina a Terracina, Sezze e Priverno e il 18 aprile viene ordinato a Roma dal cardinale Alessandro Mattei. Muore improvvisamente a Terracina, dopo appena otto mesi di episcopato, il 24 novembre.

Carlo Cavalieri Manassi (1820-1826)
Nato a Comacchio il 12 febbraio 1770, viene ordinato prete il 25 maggio 1793; divenuto dottore "in utroque iure" a Bologna l’anno seguente, in seguito è esaminatore pro-sinodale di Comacchio (1795), pro-vicario generale (1799), protonotario apostolico (1817), vicario capitolare della sua diocesi (1817-1819), vicario generale e rettore del seminario diocesano di Comacchio. Eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 21 febbraio 1820, il card. Alessandro Mattei gli conferisce l’ordinazione episcopale a Roma il 27 febbraio. Recatosi a Napoli per convalescenza, vi chiuse i suoi giorni il 19 agosto 1826; il cardinale Luigi Ruffo, suo amico, gli diede sepoltura nella cattedrale, nella cappella di S. Lorenzo, dove riposa tuttora con questa epigrafe: CAROLUM. DE. CAVALERIIS. MANASSE / DOMO. CLOMACO / TERRACINAE. PRIVERNI. SETIAEQUE. EPISCOPUM / NEAPOLI. QUO. VALETUDINIS. CAUSSA. DEVERTERAT / VI. MORBI. INGRAVESCENTE. EXTINCTUM / ALOYSIUS. RUFFO. S.R.E. CARDINALIS / ARCHIEP. NEAP. VIRUM. AMICISSIMUM. / SUPREMUM. EXEQUIARUM. OFFICIO. PROSEQUUTUS / HOC. IN. LOCULO. COMPONENDUM. CURAVIT / VIXIT. AN. LVII. OBIIT. XIV. KALEN. SEPT. / MDCCCXXVI.

Luigi Frezza (1826-1828)
Nato a Civita Lavinia (oggi Lanuvio, in diocesi di Albano) il 27 maggio del 1783, viene ordinato presbitero l’11 giugno 1808; compiuti gli studi presso l’archiginnasio de “La sapienza” e l’università Gregoriana di Roma diviene consultore della sacra Congregazione "de propaganda fide" e cameriere segreto del papa. Eletto vescovo di Terracina, Priverno e Sezze il 2 ottobre 1826 da Leone XII (1823-1829), riceve l’ordinazione episcopale a Roma dal cardinale Pietro Francesco Gelleffi il 19 novembre. Trasferito alla diocesi titolare arcivescovile di Calcedonia il 15 dicembre 1828, il 1° dicembre del 1831 viene nominato da Gregorio XVI (1831-1846), segretario della sacra Congregazione concistoriale. Cardinale "in pectore" dal 23 giugno 1834, la sua nomina viene resa pubblica solo l’11 luglio del 1836 e gli viene assegnato il titolo presbiterale di S. Onofrio. Muore a Roma il 14 ottobre 1837 e viene tumulato nella basilica di S. Onofrio.

Luigi Grati, vescovo titolare di Callinico, amministratore apostolico (1829-1833)
Nato a Falconara (diocesi di Ancona) il 26 febbraio 1763, Pietro Angelo Luigi Pacifico Grati entra nell’ordine dei Servi di Maria con il nome di Luigi. Ordinato prete il 19 dicembre 1789, maestro in teologia nel 1794, «regens studiorum in diversis conventibus suae Religionis». Segretario generale e provinciale, è poi priore di S. Marcello a Roma ed esaminatore della sacra Congregazione dei vescovi. Nominato vescovo titolare di Callinico il 15 dicembre 1828, viene ordinato a Roma il 28 dicembre dal cardinale Giovanni Francesco Falzacappa. Assistente al soglio pontificio il 18 settembre 1829, negli anni 1829-1833 è vicario e visitatore apostolico delle diocesi di Terracina, Sezze e Priverno. Diviene poi visitatore apostolico e quindi priore generale del suo ordine il 6 giugno 1835. Muore nel 1849.

Bernardino Panzacchi (1834)
Nato a Loiano (arcidiocesi di Bologna) nel marzo 1798, entra nell’ordine dei Frati minori francescani e viene ordinato presbitero il 23 settembre 1820. Lettore di teologia presso lo studio generale del convento bolognese della Ss.ma Annunziata dal 4 luglio 1825, viene eletto convisitatore apostolico della Sardegna da Leone XII (1823-1829). Nell’ordine ricopre successivamente le cariche di definitore generale e di ministro provinciale. Viene eletto alle sedi di Terracina, Sezze e Priverno il 20 gennaio 1834 da Gregorio XVI (1821-1846) ed ordinato a Roma il 26 gennaio dal cardinale Pietro Francesco Galleffi. Il 24 dicembre di quello steso anno però muore improvvisamente a Priverno, e viene sepolto nella chiesa cattedrale di S. Maria.

Guglielmo Aretini Sillani (1835-1853)
Nato a Sigillo (diocesi di Nocera) il 18 agosto 1786, viene ordinato prete il 12 giugno 1813; diviene dottore in teologia (1821) e " in utroque iure" (1827); viene in seguito nominato canonico della cattedrale di Norcia, rettore e professore di filosofia nel seminario diocesano, pro-vicario generale. Eletto alle Chiese di Terracina, Priverno e Sezze il 6 aprile 1835 da Gregorio XVI (1831-1846), riceve l’ordinazione episcopale a Roma il 26 aprile dal cardinale Pietro Francesco Galleffi. Moroni scrive che «il s. Natale 1842 lo celebrò, pel suo imparziale affetto, con III messe pontificali successivamente nelle cattedrali di Terracina, Piperno e Sezze». Dimessosi il 13 novembre del 1853, un mese dopo - il 4 dicembre - la santa Sede ne accetta la rinuncia. Il 9 febbraio del 1854 entra nella congregazione dei Missionari del preziosissimo sangue di Cristo e muore a Roma il 12 agosto 1875.

Nicola Bedini (1853-1862)
Nato a Tagliacozzo (diocesi dei Marsi) il 14 aprile 1801 e ordinato prete a Roma il 17 aprile 1824, diviene dottore in teologia il 2 settembre 1824, economo del Collegio romano, poi rettore e professore di diritto canonico; esaminatore del clero di Roma e qualificatore della sacra Congregazione dell’inquisizione, viene nominato anche cameriere segreto soprannumerario. Eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 19 dicembre 1853 da Pio IX (1846-1878) e ordinato a Roma l’8 gennaio 1854 dal cardinale Costantino Patrizi, il 30 gennaio 1855 diviene anche assistente al soglio. Presenta le dimissioni dalla cura pastorale delle sue diocesi il 29 settembre 1862 e muore a Roma l’8 gennaio 1864. È sepolto nella basilica romana di S. Apollinare.

Bernardino Trionfetti (1862-1880)
Nato a Montefranco (diocesi di Spoleto) il 18 ottobre 1803, Luigi Giuseppe Luca Trionfetti il 1° novembre 1819 entra tra i Frati minori osservanti; emette la professione religiosa il 4 novembre 1820 e riceve il presbiterato il 7 maggio 1826. Lettore di filosofia nel convento di Lugnano (1828), di teologia dogmatica e morale in quello di Narni (1832) e nel seminario vescovile della stessa città, nel 1838 è a Cascia, superiore del convento di S. Francesco, nel 1841 diviene ministro provinciale dell'Umbria, poi (1844) custode della stessa e l’anno seguente superiore del convento di S. Maria degli Angeli ad Assisi. Nominato custode di Terrasanta il 21 agosto 1847, viene eletto ministro generale dell’ordine il 10 maggio 1856. Nominato vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 25 settembre 1862 da Pio IX (1846-1878), il cardinale Antonio Maria Cagiano de Azevedo lo ordina a Roma il 5 ottobre. Prima del 23 febbraio 1880 presenta le dimissioni, e il 27 febbraio viene nominato vescovo titolare di Cafarnao; muore ad Assisi, nel convento di S. Maria degli Angeli, il 9 gennaio 1884.

Flaviano Simoneschi (1880-1883)
Nato a Priverno il 26 gennaio 1826, Adriano Feliciano Flaviano Angelo Antonio Simoneschi viene ordinato presbitero il 30 marzo 1850; dottore "in utroque iure" (1859) e canonico della cattedrale di Priverno, nel 1862 diviene avvocato della sacra romana Rota, nel 1876 prelato domestico del pontefice e poi canonico della basilica di S. Giovanni in Laterano. Eletto da Leone XIII (1878-1903) vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 27 febbraio 1880, riceve l’ordinazione episcopale a Roma il 25 aprile dal cardinale Raffaele Monaco La Valletta. Presenta le dimissioni prima del 2 luglio 1883; il 9 agosto viene nominato vescovo titolare di Elenopoli, nel 1886 assistente al soglio e quindi segretario della sacra Congregazione del concilio (16 novembre 1883). Il 13 gennaio 1889 muore a Roma.

Tommaso Mesmer (1883-1892)
Nato ad Anagni il 20 dicembre 1818, figlio di Pietro e di Cecilia Coletti, iniziati gli studi nel locale seminario li completa a Roma, presso l’università “La sapienza”. Canonico della collegiata dei S.S. Angeli Custodi in Anagni, il concittadino Carlo Gigli lo portò con sè a Tivoli come segretario (vi rimase quasi trent’anni) e gli conferì (1842) il suddiaconato, il diaconato e il presbiterato. Licenziatosi "in utroque iure" (1848), canonico della cattedrale di S. Lorenzo e rettore del seminario diocesano, fu professore di retorica nel liceo della città, divenne poi arcidiacono del Capitolo della cattedrale e convisitatore della diocesi; sempre a Tivoli fu deputato ecclesiastico nel Consiglio municipale, direttore della Confraternita di carità, morte ed orazione, deputato e cancelliere della santa Inquisizione, deputato ad assumere le deposizioni dei testimoni nelle cause dei santi, giudice nelle cause matrimoniali della Curia vescovile, esaminatore del clero, convisitatore generale della diocesi, direttore spirituale delle Suore di carità di san Vincenzo de’ Paoli, confessore e predicatore. Tornato in Anagni, fu canonico della basilica cattedrale, vicario generale della diocesi, esaminatore pro-sinodale e convisitatore. Eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 9 agosto 1883 da Leone XIII (1878-1903), viene ordinato dal cardinale Lucido Maria Parocchi a Roma il 19 agosto. Muore a Terracina il 12 dicembre 1892 ed è sepolto nel cimitero comunale di Anagni.

Paolo Emilio Bergamaschi (1893-1899)
Nato a Pontecorvo il 15 febbraio 1843, viene ordinato presbitero a Roma il 23 dicembre 1865. Dottore in filosofia, teologia e "in utroque iure", è canonico teologo della cattedrale di Pontecorvo, vicario generale della stessa diocesi e di quella di Sora, nel cui seminario interdiocesano è anche professore. Officiale della sacra Congregazione "de propaganda fide", viene eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno il 12 giugno 1893 da Leone XIII (1878-1903) e riceve l’ordinazione episcopale a Roma il 16 luglio dal cardinale Gaetano Aloisi-Masella. Il 19 giugno 1899 viene trasferito alla diocesi di Troia, da cui rassegna le dimissioni nel 1909. Promosso quindi da Pio X (1903-1914) alla sede arcivescovile titolare di Areopoli il 26 luglio 1910, muore a Pontecorvo il 10 febbraio 1925.

Domenico Ambrosi (1899-1921)
Nato a Ceccano (diocesi di Ferentino) il 5 aprile 1844 e ordinato prete il 22 dicembre 1866, è arciprete-parroco della chiesa collegiata di S. Giovanni Battista a Ceccano; dottore "in utroque iure" è anche convisitatore della diocesi di Ferentino. Eletto da Leone XIII (1878-1903) vescovo di Poggio Mirteto il 22 giugno 1896, riceve a Roma l’ordinazione episcopale dal cardinale Lucido Maria Parocchi il 5 luglio. Trasferito alle diocesi di Terracina, Sezze e Priverno il 18 settembre 1899, muore il 17 agosto 1921.

Salvatore Baccarini (1922-1930)
Nato a Lanuvio (diocesi di Albano) il 9 agosto 1881, entra nella congregazione della Resurrezione e viene ordinato presbitero il 24 settembre 1904. Eletto, da Pio XI (1922-1939), vescovo di Terracina, Priverno e Sezze il 7 marzo 1922, riceve l’ordinazione episcopale il 22 maggio. Il 30 giugno 1930 viene trasferito all’arcidiocesi di Capua e nominato assistente al soglio pontificio. A Capua muore nel 1962.

Pio Leonardo Navarra (1932-1951)
Nato a Segni il 22 settembre 1877, nel 1881 (dopo aver trascorso due anni nel seminario vescovile della sua diocesi) chiede di essere ricevuto tra i Frati minori conventuali nella provincia romana. Emessa la professione religiosa l’8 dicembre 1893, completa gli studi filosofici e teologici in Sardegna e poi ad Assisi, dove riceve l’ordinazione presbiterale (1900). Partito per le missioni d’Oriente, insegna nella scuola parrocchiale di Costantinopoli e poi è parroco di Alessandropoli. Nel 1910 viene eletto ministro provinciale e nel 1913 diviene assistente generale dell’ordine. Il 16 dicembre 1920 da Benedetto XIV (1914-1922) viene nominato vescovo di Gubbio e il 21 febbraio 1921, nella basilica di S. Antonio a Costantinopoli, viene ordinato vescovo. Il 29 gennaio 1932 Pio XI (1922-1939) lo trasferisce a Terracina, Sezze e Priverno. Navarra presenta le dimissioni nel 1950, «ob provectam aetatem et infirmitatem molestias». Eletto allora da Pio XII (1939-1958) arcivescovo titolare di Beroe il 2 febbraio 1951, si ritira presso la curia generalizia dei Conventuali, a Roma, ove muore il 29 gennaio 1954; per sua espressa volontà viene sepolto nella cripta della chiesa parrocchiale della Ss.ma Annunziata in Sabaudia.

Emilio Pizzoni (1951-1966)
Nato ad Orsaria (arcidiocesi di Udine) il 2 luglio 1902, viene ordinato presbitero il 28 giugno 1925. Dopo vari anni di attività pastorale, viene eletto vescovo di Terracina, Sezze e Priverno da Pio XII (1939-1958) il 27 marzo 1951 e il 27 maggio viene ordinato nel duomo di S. Daniele del Friuli. Il 7 settembre 1966 viene nominato vescovo titolare di Gunugo e ausiliare dell’arcivescovo di Udine. Il 21 marzo 1974 viene trasferito alla sede vescovile titolare di Zuglio, ma dal 1985 è vescovo emerito di Terracina, Sezze e Priverno. Muore a Udine il 5 aprile 1994 e viene sepolto nel santuario della Beata Vergine di Castelmonte.

Arrigo Pintonello (1967-1971)
Nato a Pontevigodarzere (diocesi di Padova) il 18 agosto 1908, viene ordinato presbitero il 9 ottobre 1932. Eletto da Pio XII (1939-1958) arcivescovo titolare di Teodosiopoli di Arcadia e ordinario militare in Italia il 4 novembre 1953, riceve l’ordinazione episcopale il 30 novembre. Nel 1965 viene nominato amministratore apostolico della diocesi suburbicaria di Velletri. Trasferito a Terracina-Latina, Priverno e Sezze il 12 settembre 1967 con il titolo personale di arcivescovo, rinuncia alle diocesi il 25 giugno 1971. È morto l’8 luglio del 2001 a Pomezia ed è stato sepolto nella tomba di famiglia.

Luigi Carli, vescovo di Segni, amministratore apostolico (1971-1972)
Nato a Comacchio il 19 novembre 1914, riceve l’ordinazione presbiterale il 20 maggio 1937 e completa gli studi a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 1942 al 1957 è rettore del seminario diocesano di Comacchio e vicario generale della diocesi. Il 31 luglio 1957 Pio XII (1939-1958) lo elegge vescovo di Segni; riceve l’ordinazione episcopale il 21 settembre. Dal 1971 al 1972 è amministratore apostolico di Terracina-Latina, Priverno e Sezze. A Segni rimane fino al 1973: il 26 gennaio viene trasferito, da Paolo VI (1963-1978), alla sede arcivescovile di Gaeta, dove muore il 14 aprile 1987.

Enrico Romolo Compagnone (1972-1983)
Nato ad Arce (diocesi di Aquino) il 22 maggio 1908, entra nell’ordine dei Carmelitani scalzi. Ordinato presbitero il 20 settembre 1930, viene eletto vescovo di Anagni il 10 marzo 1953 da Pio XII (1939-1958) e riceve l’ordinazione episcopale il 12 aprile. Il 9 marzo 1972 viene trasferito a Terracina-Latina, Priverno e Sezze da Paolo VI (1963-1978), diocesi che lascia nel 1983 per raggiunti limiti di età. Ritiratosi a Roma, muore nel convento di S. Teresa in Panfilo il 20 aprile 1989.

Domenico Simone Pecile (1983-1986)
Nato a S. Vito di Fagagna (arcidiocesi di Udine) il 9 ottobre 1922, viene ordinato presbitero l’11 luglio 1948. Collabora nelle parrocchie di Socchieve e di Feletto e nel 1951 diviene cappellano a Cividale del Friuli. Arciprete-parroco della cattedrale di Udine, viene eletto vescovo di Terracina-Latina, Priverno e Sezze il 22 dicembre 1983 e riceve l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 1984 nella basilica vaticana di S. Pietro da Giovanni Paolo II. Regge la diocesi fino al compimento del 75° anno di età: la santa Sede ne accetta le dimissioni il 28 giugno 1998. Risiede a Roma, dove è vicario dell'arciprete del Capitolo della basilica Lateranense.

Giuseppe Petrocchi (1998)
Nato a Venagrande di Ascoli Piceno (diocesi di Ascoli Piceno) il 19 agosto 1948, viene ordinato presbitero il 13 settembre 1973. Laureato in filosofia e in psciologia, dopo aver esercitato per anni il ministero presbiterale come docente presso istituti statali e come parroco, viene eletto vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno il 27 giugno 1998 e riceve l’ordinazione episcopale il 20 settembre nella chiesa di S. Francesco ad Ascoli Piceno. Inizia il ministero episcopale in diocesi il 18 ottobre seguente.
torna su